L’incentivo per le funzioni tecniche: le gare e l’aggiudicazione diretta

Alcune sezioni regionali di controllo della Corte dei conti hanno fornito una serie di chiarimenti in merito all’incentivo per le funzioni tecniche: secondo i giudici, l’incentivo può essere concesso anche in relazione ad appalti con affidamento diretto mediato dalla utilizzazione di procedure comparative

21 Maggio 2021
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Alcune sezioni regionali di controllo della Corte dei conti hanno fornito una serie di chiarimenti in merito all’incentivo per le funzioni tecniche: secondo i giudici, l’incentivo può essere concesso anche in relazione ad appalti con affidamento diretto mediato dalla utilizzazione di procedure comparative (Liguria n. 59/2021, Campania n. 14/2021 e Emilia Romagna n. 120/2020).

I presupposti

Sulla scorta delle indicazioni fornite dalle deliberazioni della magistratura contabile, “l’erogazione degli incentivi tecnici risulta legittima se, a monte, vi sia stato l’espletamento di una gara, integrata anche nell’ipotesi del ricorso, da parte dell’ente territoriale, ad una procedura comparativa strutturata sul modello disciplinato dall’art. 36, comma, 2, lett. b), del d.lgs. n. 50 del 2016, che ha introdotto il c.d. affidamento diretto mediato (o anche di utilizzo dalle procedure negoziate senza bando prescritte, temporaneamente, dall’art. 1, comma 2, lett. b), del d.l. n. 76 del 2020)”.

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