Ovviamente, vengono mantenuti ed aggiornati il commento alle linee guida ANAC e l’adeguamento degli schemi di regolamento in tema di nomina di commissioni di gara e delle acquisizioni nell’ambito del sotto soglia comunitiario.
Per quanto concerne la prima parte, come si annotava, questa si struttura in modo, se vogliamo, anche nuovo con le sezioni delle questioni istruttorie che si pongono al RUP nel momento in cui procede con l’applicazione delle deroghe e delle nuove disposizioni.
Vengono analiticamente affrontati i vari aspetti presenti nel d.l. 76/2020 convertito in legge 120/2020 e, in particolare, le dinamiche e le prerogative determinate dalle deroghe e dall’accorpamento delle procedure di acquisizione nell’affidamento diretto – esteso infra 75mila euro per servizi e forniture e infra 150mila euro per i lavori – e quindi le procedure negoziate ora estese, almeno fino al 31/12/2021, all’intero sotto soglia comunitario.
L’analisi viene condotta alla luce anche delle prime considerazioni espresse già in fase di relazione illustrativa del provvedimento, dei recentissimi pareri del servizio di consulenza giuridica del MIT, degli interventi della stessa autorità anticorruzione (si allude in particolare al commento del 3 agosto sul d.l. 76/2020) e dei primi pareri.
Si registrano anche i primi interventi del giudice amministrativo e il primo intervento della sezione della Corte dei conti del Veneto.
Per quanto concerne la seconda parte, questa si sostanzia nel commento all’attuale impianto codicistico tenendo conto delle deroghe introdotte dalla legge 120/2020 con analisi condotta alla luce delle indicazioni fornite dall’ANAC, oltre che in sede di parere, anche con le linee guida n. 4 (espressamente dedicate al sotto soglia comunitario) la cui perdurante vigenza è stata ribadita nel già citato documento del 3 agosto 2020. Inoltre, si anticipano alcune novità di rilievo del predisponendo regolamento attuativo giunto alla sua terza versione.
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