Tutto da rifare: a due anni esatti dal lancio dal maxi-concorso di idee per progettare 52 scuole modello in altrettanti Comuni italiani, grazie a un finanziamento di 350 milioni, il progetto avanzato e gestito dal ministero dell’Istruzione torna al punto di partenza
A chiarirlo è il presidente dell’ANAC Raffaele Cantone, in un parere sollecitato dalla Struttura di missione di Palazzo Chigi incaricata di studiare modelli di riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica.
A progettare le 51 scuole non potranno pertanto essere i progettisti risultati vincitore del maxi-concorso, come è naturale quando si porta avanti un’operazione di questo tipo e come del resto immaginavano tanto il ministero che i Comuni interessati.
Per affidare la progettazione delle scuole sarà necessario infatti un altro concorso o gara di progettazione a cura di ciascuno dei 51 Comuni interessati.
L’ANAC con la delibera datata 8 marzo 2018, n. 185, che fa seguito al quesito della Struttura di missione, dopo le necessarie premesse e dopo aver analizzato la questione, afferma che nell’ambito di un concorso di idee, la possibilità di affidare al vincitore, con procedura negoziata senza bando, anche la redazione dei successivi livelli progettuali è subordinata a due condizioni principali: la previsione di tale possibilità deve essere chiaramente esplicitata nel bando di gara ed inoltre tale documento deve espressamente indicare i requisiti tecnico-professionali ed economici che devono essere posseduti dai concorrenti ai fini dell’affidamento della progettazione e commisurati alle caratteristiche dell’incarico da svolgere.
>> CONSULTA LA DELIBERA ANAC 8 MARZO 2018, n. 185.
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