L’impegno di Regione Lombardia per gli acquisti verdi – GPP

Si assiste in questi mesi a una forte accelerazione delle attività nel campo degli Appalti verdi in Lombardia, che l’imponente sistema imprenditoriale della Regione potrebbe utilizzare come volano di competitività internazionale, dato che l’Italia è l’unico Stato Membro europeo ad aver reso obbligatorio l’inserimento delle considerazioni ambientali in tutti gli appalti pubblici.

Massimo Mauri 28 Luglio 2017
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Si assiste in questi mesi a una forte accelerazione delle attività nel campo degli Appalti verdi in Lombardia, che l’imponente sistema imprenditoriale della Regione potrebbe utilizzare come volano di competitività internazionale, dato che l’Italia è l’unico Stato Membro europeo ad aver reso obbligatorio l’inserimento delle considerazioni ambientali in tutti gli appalti pubblici.

L’Amministrazione regionale ha deciso di rinnovare il proprio impegno istituzionale sul tema, dopo l’importante azione pionieristica legata ai progetti europei della Provincia di Cremona (quali il Life+ GPPnet), alle prime fiere di settore (da cui è stata sviluppata l’iniziativa internazionale del Forum Compraverde-buygreen) e a iniziative istituzionali con importanti risvolti tecnici, tra cui l’Accordo GPP tra Regione, Unioncamere e Centrale acquisti (Dgr VIII/1031/2009) coi relativi allegati tecnici su ICT, trasporti, eventi pubblici e servizi di riscaldamento/raffrescamento degli edifici pubblici.

Contestualmente, l’Ente aveva pubblicato il monitoraggio 2008 degli acquisti verdi delle Pubbliche Amministrazioni in Lombardia e promosso il Progetto “SAMBAR ” con ARPA Lombardia per formazione su sostenibilità della filiera alimentare in istituti alberghieri.

Il primo segnale di un rinnovato interesse verso la materia è stata la Deliberazione del Consiglio Regionale n. X/1051 del 3/5/2016 “Mozione concernente le iniziative per gli appalti pubblici verdi e la promozione delle imprese lombarde eco-sostenibili, anche a seguito dell’approvazione del nuovo codice appalti (D.lgs. 50/2016)”. L’atto prevede che la Giunta metta in campo azioni e risorse economiche per favorire sia la piena applicazione delle nuove disposizioni sugli acquisti verdi sia, attraverso iniziative proprie, l’informazione capillare di imprese e stazioni appaltanti e la formazione tecnica necessaria per consentire ai lombardi di adempiere alle nuove disposizioni senza incorrere in errori macroscopici o infrazioni alla normativa vigente.

Ora ha preso avvio il progetto GPP4GROWTH, che permetterà di migliorare gli Acquisti Verdi in Lombardia attraverso lo scambio di esperienze, l’armonizzazione dei processi e l’analisi degli strumenti di valutazione tecnico-scientifica. Il progetto è stato approvato nell’ambito del programma europeo INTERREG EUROPE 2014 -2020, per un importo totale finanziato pari a circa 1.700.000 euro, di cui 200.000 euro in capo a Regione Lombardia.

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Le attività di durata quinquennale (fino al 31 dicembre 2021) permetteranno anche di affinare l’utilizzo di parte delle risorse europee dei Programmi Operativi Regionali relativi ai Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (I cosiddetti POR FESR).

POR FESR

Su indicazione della Commissione europea, il POR FESR 2014/2020 di Regione Lombardia prevede lo sviluppo di appalti pubblici sostenibili quale strumento per sostenere l’uso efficiente delle risorse e l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile.

In particolare, l’applicazione diretta del GPP riguarda i seguenti Assi del POR rivolti alle PA:

– Asse IV Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori

– Asse V Sviluppo urbano sostenibile.

– A questi si aggiungono le Strategie per le Aree interne (cofinanziate da fondi FESR – Asse VI e altre fonti di finanziamento).

Il progetto GPP4Growth promuove una «sperimentazione» sui Comuni del POR, realizzando un’attività di assistenza tecnica ai beneficiari pubblici dei bandi del POR per l’inserimento dei CAM nei bandi che devono realizzare per dare attuazione ai progetti finanziati (in coerenza con la norma nazionale sugli appalti), in raccordo e a stretto contatto con l’Autorità Ambientale regionale.

Le imprese lombarde sembrano essere consapevoli della portata di tali innovazioni, e si stanno orientando da anni in tal senso: dal rapporto GreenItaly 2016 di Unioncamere e Symbola emerge che la Lombardia è la prima regione green d’Italia con quasi 70 mila aziende che hanno investito o programmato di investire in prodotti e tecnologie green.

Nel prossimo futuro il sistema imprenditoriale lombardo, e più in generale quello italiano, potrà avvalersi di uno straordinario volano green di competitività internazionale, a patto però che la PA sia in grado di declinare correttamente le previsioni del Legislatore. Anche grazie a iniziative come quelle descritte sopra.

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