Potere di raccomandazione vincolante dell’ANAC: la ‘manina’ che lo ha abolito ha commesso un errore di prospettiva
a cura di Luigi Oliveri
Ormai è da anni che si assiste alla stessa scena di decreti legge o decreti legislativi che passano all’esame del Consiglio dei ministri entro una certa data allo scopo di rispettare scadenze predeterminate, approvati “salvo intese”, ma senza che il collegio definisca e, ancor più grave, conosca i contenuti di ciò che è approvato.
Le vicende della “Manovrina” da 3,4 miliardi e del “correttivo” al codice dei contratti sono l’ennesima conferma di un andamento consolidatosi nel tempo, in particolare sotto il precedente Governo. Un modo di gestire il delicatissimo procedimento di formazione delle norme oggettivamente opaco e, come tale, capace di per sé di proliferare “manine” che all’apparente insaputa di tutti, aggiungono o tolgono articoli, commi e codicilli.
Ricordiamo la “manina”, della quale mai si è saputo quale fosse il braccio, che inserì una mega sanatoria a reati fiscali nella finanziaria per il 2016.
Per continuare a leggere il contenuto di questa pagina è necessario essere abbonati. |
Rimani sempre aggiornato
|
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento