Razionalizzazione delle società partecipate: trovata una sintesi risolutiva per consentire alle riforme di proseguire il loro iter ed essere attuate
a cura di Paola Morigi
In questi giorni il tema della razionalizzazione delle società partecipate torna di attualità dal momento che, nell’ambito del confronto fra il Governo e le Regioni – conseguente alla sentenza della Consulta n. 251/2016, che ha sancito l’incostituzionalità di alcuni articoli della Legge Madìa perché non vi sarebbe stato quel necessario raccordo con le Regioni su materie con competenza concorrente – si è trovata una sintesi risolutiva per consentire alle riforme di proseguire il loro iter ed essere attuate. Proprio ieri infatti le proposte di modifica al d.lgs. n. 175/2016 sono state discusse in sede di Conferenza unificata ed è stata raggiunta l’intesa.
Fra i temi in discussione vi è stato quello del fatturato minimo – che nella l. n. 124/2015 era previsto essere pari ad almeno 1 milione di euro, mentre le Regioni vogliono portarlo a 500mila euro – e i limiti territoriali nell’ambito dei quali si potranno muovere le società partecipate, poiché è stato richiesto un ambito di azione più ampio rispetto ai confini degli enti controllori di riferimento.
Per continuare a leggere il contenuto di questa pagina è necessario essere abbonati. |
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento