Il parere al Consiglio di Stato, si legge in apertura di nota, “è stato richiesto dal Presidente dell’ANAC in una logica di cooperazione istituzionale in quanto non rientra tra gli atti per i quali è obbligatorio il parere del CdS. Nel parere il Consiglio di Stato ha affermato che il documento base di ANAC sull’OEPV presentava originariamente deficit di utilità, o meglio il Consiglio ha ritenuto importante che l’Autorità fornisse “un ventaglio di metodologie valutative e un menu di strumenti di analisi delle offerte con l’espressa responsabilizzazione delle stazioni appaltanti nella selezione di quelli più appropriati e coerenti con le specifiche esigenze della procedura amministrativa”.
>> Consulta la nota ANCI in materia di offerta economica più vantaggiosa
Stefano Muccioli
Redazione Appalti&Contratti
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